Il
Monte Conero è un promontorio di 572 metri s.l.m.m. situato sulla costa delle
Marche, proprio a metà della regione. E’ costituito da imponenti falesie
calcaree a strapiombo sul mare e fitte aree boschive. Nel 1991 è stato
istituito il Parco Regionale del Monte Conero allo scopo di proteggere una zona
davvero unica nel suo genere. Per tutte le informazioni, i percorsi e le cose
da vedere vi rimando al sito ufficiale: parcodelconero.com.
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Spiaggia delle Due Sorelle, Monte Conero || (c) Nicola Pezzotta |
Quello
di cui vi voglio parlare, invece, è un luogo situato nel mezzo della macchia
mediterranea del Monte e avvolto, ancora oggi, dal mistero.
Poco
sopra Pian dei Raggeti, seguendo il sentiero 1 in salita verso la cima del
Monte Conero, all’altezza del segnale “Sculture Rupestri” inoltratevi sulla
sinistra lungo una traccia appena evidente. Giusto qualche minuto di cammino e
vi ritroverete nel luogo in questione.
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Le misteriose incisioni rupestri del Monte Conero || (c) Alberto Recanatini |
Sul
terreno, in mezzo al bosco, spunta un lastrone di pietra di circa 75 metri
quadrati solcato da diverse incisioni scavate inequivocabilmente dalla mano
dell’uomo in epoca remota. A quanto pare queste incisioni sembrano essere le
più antiche raffigurazioni preistoriche di tutto il territorio marchigiano e la
loro età può essere stimata tra il 10.000 e il 7.000 a.C. Le incisioni sono
formate da canaletti rettilinei e circolari, piccole vasche e altri enigmatici
segni. Sono state realizzate, probabilmente, mediante percussione con pietre
più dure e la profondità varia tra i 2 e i 6 centimetri (escludendo le
vaschette). Molto probabilmente una parte è sepolta sotto circa 50 centimetri
di materiale organico. Infatti, il lastrone di pietra è più esteso di quello
che si vede ad un primo sguardo.
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Particolare dell'incisione rupestre || (c) Nicola Pezzotta |
Non
si sono trovati al riguardo nessuna notizia storica o fonti documentarie che
riveli la funzione di una tale opera per cui gli studiosi si sono sbizzarriti
con le ipotesi più disparate. Appoggiandosi anche a ritrovamenti simili
avvenuti in altre parti d’Italia, o addirittura del Mondo, hanno cercato di
fare luce al mistero.
L’ipotesi
che sembrava più plausibile è che queste canalette e vasche avessero come scopo
la raccolta dell’acqua piovana. Sembra infatti che, come scrive la Gimbutas,
“i
motivi predominanti nelle grandi rocce modificate dall’uomo in tutta Europa, […]
sono piccoli incavi rotondi, le cosiddette coppelle. Esse compaiono a
centinaia, da sole o associate ad occhi di serpenti […] Il loro significato è
suggerito dal fatto che le coppelle hanno conservato parte del loro simbolismo
nella sub-cultura contadina europea dei nostri giorni che attribuisce poteri
curativi all’acqua piovana che vi si raccoglie. Paralitici e altri infermi
cercano la guarigione bevendo l’acqua sacra e lavandovisi […]. Una coppella è l’equivalente
di un pozzo sacro in miniatura. Nella preistoria e nel folklore il pozzo e la
coppella erano intercambiabili, simboli entrambi della forza vitale della Dea […]”.
In tal senso le incisioni rupestri e le coppelle del Conero, che in alcuni loro
tratti richiamano sia l’occhio che il serpente citati, potrebbero essere
interpretate come un antico luogo di culto dell’acqua piovana.
Studi
successivi, però, hanno verificato che la disposizione e la geometria sembrano
essere poco funzionali alla raccolta dell’acqua piovana e perciò si è andata
sempre più escludendo questa interpretazione.
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Particolare delle incisioni rupestri || (c) Nicola Pezzotta |
Un'altra,
scartata molto rapidamente, è che i fori laterali fossero utilizzati per
infilarci dei pali che sorreggessero delle capanne. Ma l’ubicazione, il tipo e la
profondità di questi fori non sembrano adatti a tale mansione.
Altre
ipotesi avanzate recentemente riconoscerebbero nell’insieme dei segni una sorta
di mappa geografica antica dei siti di notevole importanza nel passato, ubicati
nella zona del Monte Conero o un remoto rudimentale strumento per la
misurazione del tempo e per le rilevazioni astronomiche.
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Particolare delle incisioni rupestri || (c) Nicola Pezzotta |
Appare
sempre più verosimile, invece, che dette incisioni siano state realizzate per
scopi rituali in una ipotetica antica area sacrificale. Ad avallare ciò sono avvenuti ritrovamenti
simili in altre parti d’Italia e del Mondo: nei pressi della Grotta del Fico a
Nardò, vicino Lecce; le canalette e i solchi che alimentano la vasca
quadrangolare scavata nella roccia nel Duomo di San Leo, nel Montefeltro; su una
balza di difficile accesso sopra la grotta Buco Cattivo sul Monte
Valmontagnana, tra Genga e Fabriano; sulle colline di Canaan, in Palestina; in
Valtellina, in provincia di Sondrio.
In tutti questi luoghi la funzione di tali
canalette e vasche era di convogliare e raccogliere il sangue delle vittime di
antichi riti e sacrifici cruenti. Lo scorrere del sangue nelle canalette
sarebbe servito ad interpretare il volere delle divinità cui il sacrificio era
dedicato. In alcuni di questi casi, la funzione rituale delle coppelle è rafforzata dalla presenza di croci ed altri segni religiosi aggiunti in epoche più recenti
(Medioevo).
In
attesa di ulteriori studi, se ci saranno, vi consiglio di visitare il luogo e
farvi permeare dal mistero che aleggia su di esso.
Fonti:
Il linguaggio della
Dea. Mito e culto della Dea Madre nell’Europa neolitica - Marija Gimbutas -Neri
Pozza - Milano 1990 | La sacralità del
Monte Conero. Tradizioni mitologiche, religiosità popolare, presenze
monastiche - Alberto Recanatini - Grafiche Scarponi - 2000 | Le Grotte del
Conero. Ricerche di Speleologia archeologica nel Parco del Conero - Alberto
Recanatini -1985 | Portonovo: storie
di ieri, storie di oggi. La storia, i personaggi, le foto, gli itinerari, la
gastronomia - Aldo Forlani - Grafiche Scarponi - 2005.
Le misteriose incisioni sul Monte Conero
2 commenti:
Bellissimo! Mi convince la tesi dell'area sacrificale anche perchè tempo addietro mi sono imbattuto in un presunto grosso "masso sacrificale" che aveva canalette e vaschette per la raccolta del sangue molto simili a quelle da te descritte e mostrate nel post.Comunque il luogo meriterebbe veramente una visita.
Grazie! Sì, a volte si hanno dei luoghi unici vicino casa e neanche ce se ne rende conto. :)
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