Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti
Nei prossimi post vi riporto alcune informazioni utili per godere a pieno dei luoghi che visiterete nella prima tappa del viaggio (su questo link trovate il percorso del primo giorno). Dopo aver percorso tutto il lungomare e la bella pineta, risalendo la Val Chienti incontrerete la Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti.
BASILICA IMPERIALE DI SANTA CROCE AL CHIENTI
Storia del luogo: Antichi documenti (in realtà è il documento più antico che esista nelle Marche) la fanno risalire addirittura al 887 D.C. quando fu inaugurata alla presenza di 19 Vescovi del Ducato di Spoleto, 27 Canonici, vari Principi, dell'Imperatore e del Vescovo di Fermo, del Capitolo di Fermo. In origine la chiesa doveva essere a tre navate, ma nei secoli venne più volte trasformata allungandola e aggiungendo una piccola cripta nella zona presbiteriale.
Annessa alla Basilica era presente anche un Monastero, ora scomparso. Nel 1219 la Basilica venne chiusa e i monaci dispersi. Nel 1749 venne apposta una lapide sulla parete, tuttora esistente, a ricordo della sua fondazione. In stato di abbandono per secoli, nel 1790 il complesso monastico fu ridotto ad un casale agricolo, ricavando dalla chiesa un granaio, soppalcando la navata centrale, un'abitazione nella parte absidale ed una stalla nella navata destra. L'incuria e l'abbandono non potevano che progredire inesorabilmente, tanto che sul finire dell'Ottocento qualcuno ebbe a scrivere: "quanto meglio sarebbe stato se il tempo e l'ignoranza avessero anch'essa [la basilica] pareggiata al suolo! ... lasciate che io gridi forte alla profanazione vandalica! ... La gente ignorante del IX secolo seppe erigerla e farla grande - la intelligente, la saggia, la scienziata dei secoli nostri non seppe che ridurla così questa povera Basilica! Vergogna!". Parole lontane, ma ancora molto attuali.
Attualmente è stata quasi completamente restaurata ed è in progetto di renderla visitabile al pubblico. Nei dintorni si stanno anche realizzando dei percorsi ciclabili così da poter ammirare tutto l'antico territorio degli abati di Santa Croce.
BASILICA IMPERIALE DI SANTA CROCE AL CHIENTI
Storia del luogo: Antichi documenti (in realtà è il documento più antico che esista nelle Marche) la fanno risalire addirittura al 887 D.C. quando fu inaugurata alla presenza di 19 Vescovi del Ducato di Spoleto, 27 Canonici, vari Principi, dell'Imperatore e del Vescovo di Fermo, del Capitolo di Fermo. In origine la chiesa doveva essere a tre navate, ma nei secoli venne più volte trasformata allungandola e aggiungendo una piccola cripta nella zona presbiteriale.
Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti - Settembre 2010 |
Annessa alla Basilica era presente anche un Monastero, ora scomparso. Nel 1219 la Basilica venne chiusa e i monaci dispersi. Nel 1749 venne apposta una lapide sulla parete, tuttora esistente, a ricordo della sua fondazione. In stato di abbandono per secoli, nel 1790 il complesso monastico fu ridotto ad un casale agricolo, ricavando dalla chiesa un granaio, soppalcando la navata centrale, un'abitazione nella parte absidale ed una stalla nella navata destra. L'incuria e l'abbandono non potevano che progredire inesorabilmente, tanto che sul finire dell'Ottocento qualcuno ebbe a scrivere: "quanto meglio sarebbe stato se il tempo e l'ignoranza avessero anch'essa [la basilica] pareggiata al suolo! ... lasciate che io gridi forte alla profanazione vandalica! ... La gente ignorante del IX secolo seppe erigerla e farla grande - la intelligente, la saggia, la scienziata dei secoli nostri non seppe che ridurla così questa povera Basilica! Vergogna!". Parole lontane, ma ancora molto attuali.
Interno della Basilica dopo il restauro; attualmente ancora chiusa al pubblico - Settembre 2010 |
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